L'editoriale
DELLA CONFIDENZA
31 Gennaio 2025 - Marcello Fumagalli
“La troppa confidenza fa perdere la riverenza” ... così recita un sapiente ed antico detto, solitamente chiamato proverbio. La saggezza della massima indica che quando la confidenza è eccessiva sfocia nell’irriverenza portando a situazioni in cui i limiti del rispetto reciproco vengono superati. Nelle relazioni umane la confidenza è un “modo di sentirsi” a casa, di vivere un rapporto familiare e di fiducia verso le persone, di esprimersi con agio e liberamente. L'irriverenza, d'altra parte, è un atteggiamento di mancanza di rispetto verso chi ci circonda e, spesso, manifestato attraverso comportamenti o parole irritanti. La troppa confidenza può avere diverse conseguenze, sia positive che negative. Da un lato, può portare a relazioni più strette e a una maggiore fiducia reciproca mentre dall'altro può anche causare problemi. Infatti, l’essere aperti e onesti può essere una condotta fraintesa e suscitare, causando delusioni, contegni inappropriati da parte di chi si attenderebbe speciali privilegi. È importante, pertanto, trovare un equilibrio e rispettare i confini personali degli altri pur tuttavia, un pizzico di irriverenza può anche rendere le interazioni più vivaci e stimolare pensieri critici, purché non si esageri e si mantenga sempre un certo grado di riguardo. Confidenza e irriverenza possono, in sintesi, insegnarci diverse lezioni. Nel primo caso nascondendo diverse sfumature di carattere quali il senso di sicurezza e fiducia in sé stessi come il mascherare insicurezze e il desiderio di essere accettati dagli altri. Nell’altro verso, l'irriverenza, può essere un modo per sfidare la convenzionalità ed esprimere un senso di ribellione e celare un bisogno di attenzione o un modo per camuffare vulnerabilità. Entrambe possono essere manifestazioni di autenticità o di difesa personale e suggerire l'importanza di essere veritieri e liberi di esprimere le proprie opinioni sempre nel rispetto e considerazione per gli altri. Tuttavia, è importante bilanciare entrambe le espressioni per evitare di offendere o mancare di riverenza. Molti anni fa un mio superiore mi riprese proprio per un “TU” che avrebbe potuto crearmi difficoltà visto il mio ruolo di responsabile.