I sindacati dei lavoratori chimici hanno presentato la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro (CCNL) del settore chimico-farmaceutico, valido per il periodo che va dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2025. Le richieste sono state inoltrate alle controparti datoriali al fine di avviare celermente le trattative per il rinnovo del contratto.
La richiesta complessiva economica (TEC) avanzata dai sindacati è di 180 euro al livello D1. Confermato nel documento il metodo di verifica e adeguamento annuale del TEM (Trattamento Economico Minimo) che - secondo i rappresentanti dei lavoratori - ha dimostrato la sua validità anche a fronte di una fase storica caratterizzata da incertezza ed estrema variabilità. Per quanto riguarda il welfare aziendale, viene chiesto un aumento delle prestazioni dei fondi contrattuali Fonchim e Faschim.
Nella parte normativa della piattaforma di rivendicazione, si sottolinea la necessità di investire nella formazione dei lavoratori, poiché la transizione digitale richiede nuove e più complesse competenze. E, visto che gli strumenti digitali hanno cambiato l’organizzazione aziendale e il modo di lavorare, occorre prestare particolare attenzione al tema della rivoluzione digitale definendo mansioni, orario di lavoro, formazione, sicurezza e salute dei lavoratori.
I sindacati chiedono anche che nel nuovo contratto vengano affrontati i temi della diversità e dell’inclusione, nonché della lotta alla violenza di genere. In tema di salute e sicurezza viene caldeggiato un coordinamento permanente tra tutti i rappresentanti della sicurezza sia delle aziende in appalto che committenti. Infine, l’introduzione nell’osservatorio aziendale di una sezione dedicata alla salute, sicurezza e ambiente.
Il contratto di lavoro riguarda circa 171mila lavoratori di oltre 3mila aziende sul territorio nazionale.
“La piattaforma approvata oggi dimostra che i lavoratori guardano con fiducia ad un contratto nazionale di lavoro che sia per la vera transizione e non di mera transizione. Siamo fiduciosi per la negoziazione che apriremo con le parti datoriali”, commenta Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec.
[Polimerica]