L'editoriale
IL MITO DI ATALANTA
31 Maggio 2024 - Marcello Fumagalli
Qualcuno potrebbe pensare che si voglia parlare del recente “mito calcistico” della squadra bergamasca, ma non è così! Infatti, è alla mitologia greca che mi voglio riferire e alla storia di una figlia abbandonata dal padre, allevata da un’orsa e cresciuta come una cacciatrice ineguagliabile. Con l’andar del tempo l’eco delle sue epiche vicende portò il padre a ricongiungersi con la figlia. Atalanta promise, successivamente, di sposarsi solo con chi l’avrebbe battuta in una gara di corsa ponendo il vincolo della morte per i perdenti. La mitologia, a questo punto, scomoda Afrodite che incita Melanione a cimentarsi nella gara. Affinchè il giovane innamorato vincesse, la Dea escogitò un aiuto alquanto simile ad un inganno. Così Afrodite fornì a Melanione delle mele d’oro che, una ad una, furono lasciate cadere durante la corsa dal pretendente attraendo Atalanta che, per raccoglierle, perse la corsa. Il racconto mitologico, molti secoli dopo, ispirò il medico-musicista tedesco Michael Maier che compose un’opera dal titolo “Atalanta Fugiens” costituita da cinquanta discorsi filosofici, altrettante incisioni a opera di Matthaus Merian e lo stesso di canoni musicali. L'opera, data alle stampe nel 1617, oggi si identificherebbe come un prodotto multimediale, contenente immagini e musiche originali con gli appropriati sottotitoli di sapore filosofico. Il soggetto dell'opera è strettamente alchemico e la musica ricopre il ruolo più importante nell'ambito della trattazione. L'apparente incomprensibilità complessiva del lavoro di Maier è attribuibile alla frattura nella tradizione di una comunicazione del sapere alchemico dovuta all'emergere di una nuova mentalità "moderna" e "scientifica" tipica del periodo storico successivo a quello vissuto dal medico-musicista e rosacrociano. La bellezza del trattato ci spinge, come Melanione, a sfidare Atalanta, ma questa volta le nostre mele sono talmente belle e tecnologiche che non potremo fare altro che vincere la sfida. Elaborazioni di immagini, musica ed epigrammi sono partiti con il coinvolgimento non solo della nostra intelligenza, ma anche con quello dell'“intelligenza artificiale”! On verrà On verrà