L'editoriale
Nautilus
30 Settembre 2022 - Marcello Fumagalli
November , Alpha, Uniform, Tango, India, Lima, Uniform, Sierra ….. e così esordivo nell’etere dei radioamatori con la mia sigla vocalizzata secondo l’alfabeto Nato! La scelta di identificarsi con “Nautilus” dipese dalle reminiscenze della lettura di “Ventimila Leghe sotto i mari” di Jules Verne e di un gioco che mi regalarono. Oggi la scelta del titolo del nostro appuntamento mensile è dettata da un’inquietante notizia riguardante ciò che sta accadendo nelle profondità del Mar Baltico. L’arteria principale, attraverso la quale fluisce il gas per molti paesi dell’Europa, è stata danneggiata e se non fossimo in “guerra” penseremmo non ad un sabotaggio, ma ad un guasto grave delle tubazioni dei gasdotti posti dall’uomo sui fondali. Il fatto che tutto stia accadendo nelle profondità del mare …. ha poi innescato un pensiero parallelo legato, in certo qual modo, all’immaginario viaggio in sottomarino per tutti i mari che tanto mi tenne occupato da ragazzino. Il pensiero, con un salto temporale, mi trasporta in un futuro lontano dove la nostra Terra, a immaginari visitatori, potrebbe presentarsi come Marte ….. con i mari prosciugati. Nel caso malaugurato le esplorazioni di “alieni” o di noi stessi di ritorno da un viaggio interstellare, ci farebbero rintracciare migliaia di vestigia del passato, della vita della remota specie umana del pianeta. Di fronte agli occhi dell’immaginazione mi scorrono i relitti di navi antiche e moderne, manufatti di natura umana, tesori di inestimabile valore, come i forzieri di monete e suppellettili d’oro sottratti dai pirati o come i “Bronzi di Riace” rimasti celati per centinaia e centinaia di secoli. Se l’esplorazione avvenisse oggi nelle profondità marine potremmo scoprire altre bellezze e potremmo imparare molte più cose aumentando la conoscenza del nostro pianeta. Da una virtuale poltrona posta di fronte ad una finestra corazzata nella sala operativa del sottomarino “Nautilus” mi godo canyon, montagne e vallate, vulcani in eruzione, placche tettoniche in movimento nonché esseri acquatici appartenenti a nuove specie …. Insomma un mondo molto diverso da quello che viviamo sulla terra ferma. Tutto questo ci dovrebbe far capire che forse il mondo è stato creato da un architetto speciale.