L'editoriale
Barcela
20 Marzo 2017 - Marcello Fumagalli
I nostri dialetti alle volte nascondono parole che molti non saprebbero tradurre! Il titolo di questo editoriale ne è un esempio! Il significato in pavese è battello o forse barca di una certa dimensione… così mi hanno detto. Sul finire dell'argine, in località Travacò Siccomario, una volta approdava un battello della frequentata "autostrada" fluviale del Ticino e da questo, la toponomastica popolare, iniziò ad introdurre il nominativo "Barcela" per identificare quella parte del territorio. Ancora oggi l'abitudine è rimasta e così facendo si mantiene la memoria e la storia di laboriosità , di opere scultoree religiose o meno …….. piuttosto che di personaggi. La "Trattoria Barcela" ha visto tutto questo avvicendarsi dei tempi e da nonna a figlia - fino ai giorni nostri - la tradizione del "locale" è stata salvaguardata. In un mondo dove certi valori sembrano svaniti, è fantastico ritrovare angoli di campagna ove gente semplice si adopera per servire, con proverbiale accoglienza, eccezionali specialità caserecce e locali cartine al "tornasole" della qualità del cibo e della genuina cucina. Non dovete immaginare nulla di particolare se non un'atmosfera di calma, di bellezza e di romanticismo che pochi sanno regalare ancora senza ricorrere a "chef stellati" piuttosto che a piatti da "nouvelle cuisine" Ogni volta che sarò nella mia Pavia pranzerò o cenerò alla "Barcela" perché voglio nutrirmi non solo dei piatti nostrani, ma anche del clima dei tempi lontani quando il pontile del battello viveva di intensa attività . Che giornata ragazzi! Cielo terso, temperatura primaverile, sanguinaccio, fegato insaccato, salumi, risotto in crosta, anatra al forno …… un'ottima Bonarda ed in fine visi puliti e gentili! A presto amici pavesi.