L'editoriale
Arte e Mestieri
28 Settembre 2016 - Marcello Fumagalli
In questi ultimi giorni ho avuto la possibilità ` di visitare la città ` che per eccellenza e` stata la culla delle corporazioni, delle "universitas", delle "sodalizia". Prototipi delle moderne associazioni di settore. I maestri si riunivano in queste antiche congregazioni medioevali e rinascimentali per tutelare la loro arte, i segreti e il sapere nonche' gli interessi economici che derivavano dalla loro peculiare arte ed attivita'. Cosi' mi sono ritrovato, come per magia, in una vera fucina alchemica dove un vecchio maestro si muoveva con lo stesso ardore di un giovane tra forni infuocati, crogioli carichi di metalli preziosi ed ingredienti per la trasmutazione regale. I suoi occhi erano colmi di un romanticismo invidiabile ed io, che sono sensibile al fascino dell'alchemica metallurgia, ho potuto apprendere, dal rosso vivo del metallo fuso, l'entusiasmo che occupava la vita degli alchimisti di una volta dediti alla ricerca dell'oro filosofale. Il vigore dei suoi occhi e delle sue abili mani non hanno tradito l'ultraottantenne eta' garanzia di un sapere antico appreso con il fuoco ardente dei forni. Figli e collaboratori, con l'accento "renziano", mi hanno accolto con un sorriso caloroso, pronti ad illustrarmi i segreti celati gelosamente e …… sempre con il medesimo accento …….. raccomandandosi di non svelare nulla. L'arte alchemica e' sempre stata avvolta nel mistero tanto e' vero che i maestri parlavano ai loro discepoli solo con indecifrabili metafore e simbologie paragonabili ai geroglifici egizi. Ora vi domanderete dove sono stato e cio' che ho visto, ma non posso svelarlo dettagliatamente Vi posso solo dire che la nostra chimica necessita di questi maestri, di questi metalli pregiati che debitamente lavorati accelerano ed orientano la realizzazione dei nostri prodotti. Il valore dei metalli lavorati ……. e da noi impiegati ……. devono poi essere recuperati proprio per non perdere il loro nascosto potere. I maestri sanno fare tutto questo e lo sanno fare bene. Occhi onesti, facce oneste ………degne della nostra ammirazione ed attenzione. Lascio ora l'inclita città di Firenze e torno nella Gallia cisalpina con un bagaglio culturale aumentato. Il colore giallo del Sole mi illumina il volto.