The editorial
TEMPUS FUGIT
29 September 2023 - Marcello Fumagalli
Abitualmente la locuzione latina è tradotta nella più comune “il tempo vola”, ma dopo la “stramaledetta” pandemia percepiamo una differenza pur sapendo che è solo un’impressione. Sembra che il tempo voli più velocemente e che giorni, settimane, mesi e anni passino senza che ci si possa accorgere di quanto accade e così l’inizio del mese, la metà e la fine bruciano le nostre agende. Gli ultimi trenta e più anni hanno visto un’infinità di avvenimenti che ci hanno privati dell’attenzione alla “clessidra” della vita e ogni singolo “fatto” è come se fosse accaduto ieri. L’avventura, iniziata al debutto dell’ultimo decennio del secolo scorso, è ancora oggi viva …. anche se il colore dei capelli non è più quello d’una volta. Il trascorrere del tempo non lo si percepisce con la sola tonalità del bianco e del nero, ma è multicolore e ne è la prova l’osservazione della natura che in questa stagione autunnale mostra la propria livrea con splendenti gialli e infuocati rossi. Lo scorrere dei “mesi” non è solo legato alle due calde gradazioni, ma finanche ai violetti sfumati dei ciclamini, delle azalee rifiorenti, dei cavoli ornamentali e di tante altre vegetazioni che ci accompagneranno fino all’inverno. Accanto all’ansiogena locuzione ne esistono altre ….. e forse la più importante è il “memento mori” al quale nessuno può esimersi. L’autunno è l’emblema della quarta fase della Grande Opera …. la “rubedo” a sua volta premessa alla “nigredo” …. l’inverno …. dove il “nero più nero” rigenererà una nuova vita sbocciando nella primavera. E così il tempo continua a scorrere!