The editorial
La povertà
31 August 2024 - Marcello Fumagalli
Eccomi a scrivere l’editoriale. L’ispirazione come sempre nasce dai fatti che accadono attorno a noi e … questa volta tocca alla “Povertà”. L’accezione della parola evoca realtà diverse ognuna secondo ciò che si vuole evidenziare. Il significato disambiguo ci permette di riferirci alla “povertà” economico finanziaria e di stato sociale, a quella di spirito e animo nonché culturale. Se la povertà dello stato sociale rimane un’evidenza drammatica della condizione disperata dei diseredati le altre possono essere mascherate dai “giochi di prestigio” degli imbonitori. Milioni di persone nel mondo sono in un tragico contesto tra fame, sete, sporcizia e incertezza del domani e queste “masse” nel quotidiano lottano per la sopravvivenza. Si inventano incredibili soluzioni fino al momento che il loro “debito”, a cui sono stati sottoposti per una vita intera, sarà cancellato dal viaggio verso l’”oriente eterno”. Miseria e indigenza trasformano “l’umano aspetto” in quello animale disorientando chi, per un motivo o un altro, ne viene in contatto. La povertà, in ogni caso, non si limita a quella canonica dei miserabili del mondo, ma include una più ampia platea di personaggi la cui effimera vita li impegna a pianificare e compiere “furti”. Tali imbroglioni compiono azioni da “truffatori seriali”, da bugiardi e millantatori, da ricattatori e copiatori tutte espressioni di una povertà fra le più ingannevoli e pericolose proprio per la loro essenza molte volte impalpabile e non evidente in quanto “coperta” da una sembianza impeccabile. Tutto ciò porta questi “piglianculo” ad esercitare la loro indole ad essere doppi, di avere due facce sapendo che c’è qualcuno che sa della loro povertà! “Io so che tu sai che io so”!